
In occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo, che si celebra il 2 aprile, presentato un progetto per e con la cittadinanza per valorizzare la cultura del volontariato in terra di Bari, grazie ad un gruppo di persone con disabilità che si faranno promotori del nostro verde urbano
In occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo, celebrata ogni anno il 2 Aprile per sensibilizzare sull’Autismo e per promuovere la comprensione e l’empatia nei confronti delle persone con spettro autistico, l’associazione ODV Genitori Insieme in collaborazione con Legambiente presentano il nuovo progetto “MacchèO”, con l’obiettivo di valorizzare la cultura del volontariato in terra di Bari, grazie ad un gruppo di persone con disabilità che si faranno promotori del nostro verde urbano.
Il progetto, sviluppato dall’Associazione ODV Genitori Insieme attraverso la partecipazione all’Avviso Puglia Capitale Sociale 3.0 “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore”, vede insieme una rete di partner e collaboratori: il Circolo Legambiente Eudaimonia Bari APS e l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Elena di Savoia – Piero Calamandrei di Bari. L’intento è quello di creare una nuova educazione al paesaggio nelle nuove generazioni con un occhio ed un’attenzione particolare verso l’ambiente che ci circonda e le persone con disabilità, in particolare persone autistiche. L’obiettivo sarà quello di sviluppare dei “sentieri” di cittadinanza attiva nei quali si tratteranno lungo gli itinerari urbani della città di Bari, i temi di sostenibilità e partecipazione.
La città verde e la cittadinanza attiva

Le attività del progetto prevederanno all’inizio azioni interne associative per la produzione di piante da seme da parte dei ragazzi con spettro autistico; successivamente le stesse piante saranno distribuite e messe a dimora lungo i tratti urbani di itinerari realizzati con la collaborazione degli stessi ragazzi.
Le attività di passeggiate lungo i 4 itinerari in ambito periurbano -le cui date verranno rese note a breve – saranno occasione di interventi di cittadinanza attiva, che evidenziano il valore sociale e il carattere innovativo delle iniziative proposte, sia rispetto alle opportunità a favore dei ragazzi, sia rispetto all’impatto sociale nelle comunità-quartieri in cui esse operano, a partire dalla necessità di promuovere opportunità di inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti. Questo sarà uno degli eventi previsti dal progetto, che ha la durata di 18 mesi.
Ragazzi e famiglie protagonisti insieme alla gente
I primi destinatari sono 18 ragazze e ragazzi dai 15 ai 25 anni, individuati dalla stessa associazione capofila che vogliono sperimentarsi nelle attività di vivaistica. I destinatari indiretti saranno le famiglie ed i cittadini che vorranno cimentarsi nella creazione di altri itinerari urbani e periurbani nella città a cui dedicare poche ore per l’individuazione degli itinerari proposti. Ulteriori destinatari indiretti saranno i volontari che, con impegno ed allegria, contribuiranno ad animare le attività, contribuendo a creare un clima sociale idoneo ad ospitare e realizzare le attività progettuali.
Attraverso il progetto “Macchèo” si prova ad andare oltre la semplice occupabilità di un gruppo di persone in situazione di disabilità, si cerca di costruire con loro un percorso, anche formativo e in un contesto ambientale, di immaginarsi un ruolo per loro (diventando aiuto-guide) a supporto dei tanti e tante che in questi anni di pandemia hanno ritrovato senso nello “stare all’aperto e nella natura”.
Lavorare sull’ambiente con stili di vita virtuosi

Progettare con loro e con la cittadinanza percorsi ambientali urbani e pedonali non è sicuramente inserimento lavorativo ma è uno strumento per favorire una logica mutualistica tra le persone. I percorsi, auto-promossi o mutuati dalla libera ispirazione della cittadinanza, non saranno a uso e consumo della popolazione disabile ma saranno un pretesto per lavorare sull’ambiente, su come viviamo, lo immaginiamo e come lo progettiamo, che è ciò che spesso rende le persone incluse o escluse. Da questo punto di vista percorsi immersivi diversi nell’ecosistema urbano o periurbano permetteranno di tenere insieme, volontariamente, tanto le persone in situazione di disabilità quanto quelle della cosiddetta silver age, oppure semplici curiosi, camminatori seriali, esperti magari anche solo di una porzione piccolissima della città. Il fine ultimo del progetto è quello di concorrere a diffondere la conoscenza di Bari con la sua area periurbana favorendo stili di vita e modelli virtuosi (camminare e stare all’aperto) e costruendo un contesto inclusivo e accessibile per le persone in situazione di disabilità.
La sindrome autistica, un’opportunità di inclusione e accoglienza
“Riteniamo che iniziative come questa siano fondamentali per garantire l’inclusione sociale e la valorizzazione delle persone con disabilità in particolare con sindrome Autistica, non solo dal punto di vista del loro benessere individuale, ma anche per promuovere una cultura di inclusione e accoglienza nella società. In particolare, apprezziamo l’approccio innovativo e multidisciplinare del progetto, che prevede la creazione di percorsi accessibili e inclusivi in contesti naturali e paesaggistici, con la partecipazione attiva delle persone con disabilità, della cittadinanza, nonché di esperti del settore. Ci auguriamo che MacchéO possa essere un esempio di buone pratiche per altre iniziative nel campo della disabilità” – cosi dichiara la presidente dell’OdV Genitori Insieme Avv. Felicia Ferrigni.
Le attività verranno promosse sui canali social e sul sito dell’associazione ODV Genitori Insieme. Per info, la coordinatrice del progetto Emanuela Gagliardi 3401398924.