
Per il ritorno a scuola, purificatori sui bus scolastici ad Ancona. Sanificatori nelle aule del Liceo Salvemini a Bari
Il ritorno a scuola non è fatto solo di lezioni in presenza, ma di lezioni in presenza e in sicurezza. Non basta vaccinare i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, né sono sufficienti i test salivari a campione per gli alunni delle scuole elementari e medie. Servono misure più incisive che siano complementari alla normale profilassi, che, va detto, sta avendo normi risultati positivi. Ed ecco che a Bari e ad Ancona si decide di affrontare la questione con altri mezzi, che sia ggiungono a quelli esistenti. Ad Ancona si parte dagli autobus, a bari si pensa a classi perfettamente sanificate
Via batteri e virus dagli autobus di Ancona
Aria più pulita sugli autobus di Conerobus. La società di gestione della mobilità di Ancona e provincia ha avviato, prima in Italia, un progetto sperimentale di purificazione a bordo grazie all’impiego di dispositivi di ultima generazione in grado di abbattere la concentrazione di Pm 2.5 del 90%, con conseguente diminuzione del rischio di contagio da virus e batteri.
La sperimentazione nasce da una collaborazione con Innoliving, azienda marchigiana attiva nel settore healthcare, che ha fornito i suoi purificatori, appositamente progettati per i mezzi pubblici ed inizialmente impiegati nei collegamenti con le scuole.
L’efficacia dei macchinari ha trovato un supporto scientifico nelle prime verifiche effettate sui mezzi dai tecnici del Servizio di Igiene Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, eccellenza della sanità marchigiana, che hanno certificato la reale capacità di filtraggio dell’aria all’interno dell’abitacolo, riscontrando una riduzione del particolato pari al 90%.

Omologati per i mezzi pubblici in presenza di persone, i purificatori installati sui mezzi di Conerobus, integrano filtri ad alte prestazioni che consentono di intercettare i principali agenti inquinanti (polveri sottili, particolato, pollini, muffe, batteri, virus, sostanze chimiche e organiche volatili). Ciascun dispositivo è dotato di un display che indica la concentrazione di Pm 2.5 all’interno del veicolo durante il viaggio. Le macchine sono state programmate con un particolare software e all’accensione dell’autobus vengono attivate al massimo della potenza per 10 minuti, tempo sufficiente a consentire il ricircolo dell’aria. Successivamente si passa in modalità automatica e, grazie al sensore interno della qualità dell’aria, l’apparecchiatura si tarerà in funzione delle reali necessità di purificazione.
Sanificazione e purificazione, concetti diversi ma complementari
Anche nelle scuole si tiene d’occhio la qualità dell’aria degli ambienti – aule, ma anche laboratori e ampi spazi come le palestre -. E se sui bus scolastici anconetani la tecnologia scelta è quella della purificazione, al Liceo Scientifico “Salvemini” di Bari, è stata preferita la strada della sanificazione indoor con apparecchiature specifiche.
Ma quale è la differenza tra sanificazione e purificazione?
Sanificare l’aria e purificare l’aria infatti possono sembrare sinonimi, ma purificare significa “rendere pura una sostanza, togliere ciò che contiene di impuro”. Mentre sanificare significa “rendere sano, risanare”. Purificare l’aria significa eliminare sporcizia e sostanze indesiderate (come smog, fumo di sigaretta, vocs e altri inquinanti tipici dell’aria indoor), ma solo tramite la sanificazione si ha un effetto sicuro su virus e batteri. La sanificazione dell’aria infatti, oltre ad eliminare le sostanze inquinanti nell’edificio, è un intervento specifico concepito per debellare ogni agente patogeno presente nell’aria indoor.
I dispositivi di purificazione dell’aria non sono sufficienti per combattere e contrastare le cariche virali (come ad esempio quelle del coronavirus) che possono muoversi nell’aria indoor, al contrario i dispositivi di sanificazione sono prodotti da aziende specializzate nella sanificazione dell’aria e nascono con l’obiettivo di sanificare e ripulire gli ambienti interni da virus e agenti patogeni, tant’è che ad esempio sono utilizzati all’interno degli ospedali.
A Bari classi sicure con i sanificatori
Il Liceo Scientifico “G. Salvemini” di Bari è l’unico in Puglia ad essersi dotato di sanificatori per i suoi ambienti (50 aule, 3 laboratori, 1 palestra, 1 auditorium, 9 uffici e altri vani di servizio). La soluzione scelta, in questo caso, è stata calibrata per assicurare un ricambio di aria totale di circa 150 metri cubi all’ora per consentire una sanificazione idonea in tempi ragionevolmente rapidi. La scelta è ricaduta sui SanificAria Beghelli, con tecnologia UV-C, dotati di un sistema di aspirazione a ventole assiali.

L’immissione dell’aria viene indirizzata all’interno di una camera chiusa rivestita con alluminio progettato per evitare le dannose emissioni dirette dei raggi UV-C. all’interno è installata una cartuccia UV-C con tecnologia uvOxy® Ozone Free e progettata per evitare la produzione di questo pericoloso gas.
I test di valutazione dell’efficacia anti-virale del sistema SanificaAria di Beghelli sono stati eseguiti presso il Laboratorio di Microbiologia e Virologia di UNIMORE – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Infine, i prodotti sono stati sottoposti a test per la verifica dell’attività germicida del dispositivo verso microrganismi diversi tra loro per resistenza alla luce UV-C.
“La scelta di acquistare dei sanificatori a fronte di un progetto realizzato da un ingegner ambientalista – spiega la Dirigente scolastica Tina Gesmundo -,nasce dalla questione del distanziamento nelle classi che non sempre è possibile. Il sanificatore è un investimento a lunga scadenza, non riguarda solo il COVID, ma protegge da una serie di problematiche ed evita di aprire costantemente le finestre nei mesi invernali. Certo si spera che le cose vadano meglio: da un primo report i dati sulle vaccinazioni indicano su classi di 24-25 alunni una media di un paio di non vaccinati. Molti ragazzi risultano inoltre vaccinati anche con seconda dose. Questo dato, unito alla presenza dei sanificatori, dovrebbe poter proteggere gli alunni e garantire la scuola in presenza, fermo restando che la questione dei trasporti rimane ancora spinosissima” .