Arctic30, Olanda chiede scarcerazione

Oggi, 6 novembre, udienza del Tribunale internazionale per il diritto marittimo (ITLOS), in merito alla vicenda degli attivisti Greenpeace detenuti in Russia. L’Olanda ha chiesto il dissequestro della rompighiaccio di Greenpeace Arctic Sunrise (battente bandiera olandese) ed il rilascio dell’equipaggio.

La Federazione russa non era presente all’udienza di oggi e la seduta si è conclusa con l’arringa del governo olandese. L’Olanda ora risponderà per iscritto alle domande del Tribunale entro domani.

La Russia non è formalmente obbligata a partecipare all’udienza, ma dovrà rispettare ogni decisione che sarà presa. La data presunta per la decisione sulla concessione delle misure provvisorie – dissequestro nave e rilascio degli Arctic30 – è venerdì 22 novembre.

Greenpeace plaude all’iniziativa dell’Olanda, a favore del dissequestro della nave e del rilascio degli Arctic30. «Siamo sicuri – commenta l’associazione – che il Tribunale terrà in debito conto i diritti fondamentali degli Arctic30 e l’effetto della loro carcerazione su tali diritti al momento di prendere la propria decisione».

«Le autorità russe vogliono mettere in carcere 30 uomini e donne per anni perché due climber hanno tentato pacificamente di appendere un piccolo striscione giallo su un lato di una piattaforma petrolifera di 500 mila tonnellate. Ci aspettiamo che il Tribunale ordini il rilascio degli Arctic30, in attesa della conclusione del caso giudiziario che l’Olanda ha sollevato contro la Russia» ha dichiarato Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace International.

Articoli correlati