Il sindaco di Bari e vicepresidente ANCI Michele Emiliano, il presidente dell’Anci Graziano Delrio, i sindaci Alemanno (Roma), Fassino (Torino), De Magistris (Napoli) e il presidente dell’UPI – Unione Province d’Italia Saitta sono stati ricevuti dai presidenti di Camera e Senato ieri, giovedì 21 marzo. A loro, la delegazione dei sindaci ha chiesto la revisione delle norme che regolano il Patto di Stabilità richiesto dall’Unione Europea.
«Spero – ha dichiarato Michele Emiliano – che questa giornata sia stata utile a chiarire che il patto di stabilità deve essere allentato, per consentire ai Comuni con il danaro in cassa di poterlo spendere. D’altronde, Bruxelles ha precisato che il Patto di Stabilità non deve per forza essere applicato come avviene in Italia, cioè come un meccanismo di blocco degli investimenti o dei pagamenti dei debiti, ma con intelligenza, consentendo allo Stato nazionale di stabilire una propria politica economica interna».
Se la legge non dovesse cambiare, i sindaci saranno costretti a violare (legittimamente) il Patto di Stabilità, per finanziare alcuni servizi: «la Carta Costituzionale – spiega il sindaco di Bari – tutela il diritto alla salute del cittadino o il diritto all’incolumità pubblica. La Costituzione, in quanto legge superiore a quella ordinaria, può essere direttamente posta a base della motivazione di una delibera comunale».