Amianto: convegno dell’ONA a Bari

Ezio Bonanni

Domani, sabato 11 luglio 2015, alle 17.00, presso il Castellodi Ceglie del Campo, Bari, l’Osservatorio Nazionale Amianto presenta alle autorità, alle Istituzioni, ai cittadini, alle organizzazioni civili, professionali e produttive di Puglia un metodo scientifico innovativo per rendere inerte l’amianto. Un procedimento che dà il via anche a una opportunità tecnologicamente avanzata di sviluppo di una economia del recupero e della crescita del territorio.

Il convegno è aperto alla collaborazione di tutte le Istituzioni e ai soggetti pubblici e privati, che sono stati invitati a partecipare, perché interessati al benessere della cittadinanza e allo sviluppo economico della regione Puglia. Interverranno come relatori, oltre al presidente dell’ONA Avv. Ezio Bonanni, il segretario dell’associazione Dott. Michele Rucco e il Prof. Norberto Roveri che illustrerà il metodo di sua invenzione per inertizzare l’amianto e il Dott. GiuseppeOsservatorio Nazionale Amianto Calò, amministratore della società licenziataria del brevetto.

L’applicazione industriale del metodo Roveri potrebbe concorrere a trasformare il problema amianto in una buona opportunità di sviluppo territoriale diffuso. Seguirà l’intervento del Prof. Gaetano Veneto, per più di 40 anni ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università di Bari, componente del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Onlus, il quale presenterà una relazione sul ruolo del Diritto del lavoro in materia di tutela della salute e dell’ambiente. L’Arch. Giampiero Cardillo, del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA-Onlus e responsabile delle iniziative di sviluppo territoriale dell’ONA, presenterà le prime valutazioni tecniche dell’associazione sul metodo “Roveri”.

Coordina i lavori Lucia Schinzano direttore di Ambient&Ambienti, media partner dell’ONA.

«Occorre esplorare nuovi scenari che la Scienza offre – spiega l’Arch. Cardillo – per la compressione dei costi di disinquinamento e di custodia dell’inquinante, oltre alla riduzione a zero del costo sociale dell’inquinante incapsulato o, peggio, ancora occultato o incognito».

La Dott.ssa Maria Grazia Canuto, del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA, terrà una relazione sulle tecniche costruttive alternative all’utilizzo dell’amianto nell’auspicio della sua messa al bando globale.

«Il convegno costituisce la prova che passare dalla protesta alla proposta si può e si deve – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni -. È impensabile sconfiggere una economia secolare basata su facili, enormi guadagni, se non creando una opposta, concreta “economia di liberazione” dal veleno amianto. Eliminare le “economie di rapina da bonifica”, che trovano alimento nella timidezza istituzionale verso l’uso produttivo della scienza applicata. Si deve promuovere e sostenere ogni iniziativa sul piano locale e nazionale, dove la ricerca trovi applicazione sussidiaria a livello industriale. L’ONA – continua Bonanni – auspica che, come hanno fatto da tempo la Francia e la Germania, l’Italia possa dotarsi di adeguati Grandi Centri di Ricerca operativa, capaci di affiancare scienziati di pregio, che non mancano nel nostro Paese, per passare, in sicurezza, dal laboratorio all’industria. La compressione dei costi del disinquinamento mediante nuove tecniche deve essere una delle principali fonti di ristoro delle iniziative pubblico – privato sul territorio. Voglia – si augura il presidente dell’ONA -, l’iniziativa di privati, cogliere a proprio rischio le opportunità che nascono da una scoperta scientifica, come quella del Prof. Roveri. Occorre trasformare un grave problema in una grande opportunità di sviluppo di una sana economia del recupero dei territori inquinati. La sola scienza e le sole battaglie giudiziarie, che l’ONA sostiene ogni giorno, con ogni sforzo, non ci salveranno dall’amianto!», conclude Bonanni.

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