L’onorevole Liliana Ventricelli (PD, foto) ha ricevuto dal Governo una risposta alla sua interrogazione parlamentare sulle ecomafie in Puglia, presentata nello scorso dicembre, che mette in evidenza come il territorio del sud barese sia soggetto a pericolosi abusi ambientali.
L’onorevole pugliese ha chiesto in forma urgente al ministro dell’Ambiente di sapere quali informazioni ci sono rispetto alla vicenda della terra dei veleni – com’è stata ribattezzata dalla Gazzetta del Mezzogiorno – e se sono state avviate indagini specifiche e quali soluzioni il Governo intenda porre in essere per arginare un disastro ecologico che piegherebbe non solo il territorio Pugliese, ma che avrebbe enormi e gravissime conseguenze per l’intero Paese.
La risposta del Governo, per nome del Sottosegretario Silvia Velo, è stata rassicurante: «Il procedimento penale in questione è attualmente in corso di svolgimento ed i relativi appezzamenti di terreno risultano tuttora sottoposti a sequestro penale». Il Governo si è impegnato, anche a seguito della recente approvazione della legge denominata terra dei fuochi, a prendere in carico tale situazione.
La deputata, abbastanza soddisfatta dalla risposta ricevuta, è pronta a monitorare che siano effettivamente assunti gli impegni presi e ha ribadito l’importanza della sua scelta, l’imprescindibilità di occuparsi di una questione così delicata e che merita tutta l’attenzione possibile: «L’idea di portare all’attenzione del parlamento la lotta alle ecomafie in Puglia e nelle nostre campagne, per chiedere una reazione più decisa da parte delle istituzioni, per me ha un significato molto importante. Sulla vicenda della terra dei veleni voglio andare a fondo. Dobbiamo capire se e come la nostra Murgia e il territorio barese è stato violentato».
[fonte: Agenparl]