
Allodole in Capitanata, ma ad accoglierle i bracconieri. La loro cattura avviene illegalmente con reti e riproduttori di richiami acustici. Allarme Lipu.
Tra ottobre e novembre, contingenti di allodole arrivano in Capitanata dai paesi più freddi. Ma ad aspettarle, oltre a un clima più mite, ci sono i bracconieri e, quindi, la cattura illegale con l’ausilio di reti e riproduttori di richiami acustici. In sostanza, una delle piaghe ai danni della biodiversità che affligge la Capitanata.

IL CONTROLLO
L’allarme arriva dalla Lipu (Lega italiana protezione uccelli). E non è superficiale. Perchè l’associazione è talmente un punto di riferimento che anche le forze dell’ordine si rivolgono ai responsabili locali, in situazioni di emergenza. E’ quanto avvenuto qualche giorno fa a Foggia: agenti della Polizia hanno fermato un’auto con due persone a bordo per un normale controllo. L’attenzione degli agenti, però, si è concentrata su un intenso cinguettio che proveniva dal vano portabagagli dell’auto. Insospettiti dal suono, hanno preteso l’apertura del portellone posteriore e nel portabagagli sono state trovate sette casse, all’interno delle quali c’erano 240 allodole.
VITTIME DI TRAFFICI ILLECITI
I volatili erano denutriti e i contenitori per il trasporto del tutto insufficienti sia per tipologia che per dimensione. Le allodole sono poi state affidate al rappresentante della LIPU, Vincenzo Cripezzi, mentre i responsabili del trasporto illegale di fauna selvatica, provenienti da fuori regione, sono stati denunciati. Per tre esemplari non c’è stato nulla da fare. Per tutti gli altri, una “insperata” libertà. «E’ stimabile – commenta lo stesso Cripezzi – che migliaia di allodole in Capitanata siano cosi sottratte alla natura per finire vittime di questi traffici illeciti, assottigliando la consistenza della popolazione di questa specie».
Queste forme di bracconaggio vanno poi ad aggiungersi alla scomparsa di habitat e alla caccia. «L’allodola – evidenziano dalla Lipu -., specie simbolo dei campi e “messaggera dell’alba” come la chiamava Shakespeare per le sue melodie lanciate di primo mattino, rischia di scomparire se continuerà il trend negativo, che ha già portato a un dimezzamento della popolazione in Europa».
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ARRESTI E DENUNCE: I BRACCONIERI SONO AVVISATI
Ma nelle ultime ore, l’attività di antibracconaggio ha permesso anche l’arresto di alcuni responsabili.

Nell’agro di Apricena, i Carabinieri della Forestale hanno sottoposto in stato di arresto in flagranza di reato tre pregiudicati per i reati di furto di avifauna selvatica in concorso di reato tra loro per un totale di 157 allodole (Alauda arvensis) vive, 1300 mq di mezzi vietati per la cattura di avifauna selvatica (rete da uccellagione) e due richiami acustici elettromagnetici.
Nel territorio di Manfredonia, invece, sono stati sequestrati 500 mq di mezzi vietati per la cattura di avifauna selvatica (rete da uccellagione) e due richiami acustici elettromagnetici. Inoltre sono stati svincolati dalle reti 70 esemplari di allodole. I volatili sono stati liberati e sono in corso indagini per trovare i responsabili.