AirVisual Earth. E’ in rete la mappa dell’aria

Con AirVisual Earth la start up di Boquillon ci fa vedere quanto inquinamento viene prodotto su scala mondiale. E ci invita a meditare.

AirVisual Earth: ovvero come apprezzare la rete nel terzo millennio. Certo  passi avanti fatti negli ultimi anni a livello tecnologico/informatico sono a dir poco sbalorditivi; senza stare a sciorinare la storia di Internet dagli anni della Guerra Fredda per scopri bellici, gli ultimi 15-20 anni hanno letteralmente distrutto le barriere fisiche e ampliato gli orizzonti non solo a livello internazionale prima e intercontinentale poi.

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La mappa interattiva mostra l’inquinamento atmosferico in tempo reale

Sembra qualcosa di assolutamente convenzionale poter stare comodamente seduti a casa e guardare con un click il Grand Canyon, le Piramidi egiziane o il Taj Mahal in India grazie a Google Earth. Ci siamo appena stupiti di poter scorrazzare anche per i fondali marini grazie a Google Seaview. Adesso è possibile conoscere – in diretta – l’aria che respiriamo.
La mappa dell’aria – Si chiama AirVisual Earth l’innovativo progetto per conoscere live le concentrazioni di gas e particelle inquinanti sul pianeta Terra. Cliccando sul sito di AirVisual Earth o anche attraverso l’App dedicata, si entra visivamente in contatto con una sfera colorata, dai colori fortemente intuitivi: il blu e il verde indicano un tasso più basso di inquinamento atmosferico, via via che si va verso le tonalità calde – giallo, arancione, rosso, viola – il livello si alza in maniera preoccupante. Forse racconta delle verità già note ai più, però diventa un esempio più preciso e tangibile delle zone maggiormente a rischio: la Cina, l’India, gli Stati Uniti, buona parte dell’Africa e – ahinoi – anche buona parte dell’Europa.
Yann Boquillon e il suo team – Dietro il software di AirVisual Earth – apparentemente semplice, con una grafica asciutta e senza grossi effetti speciali – si nasconde un lavoro minuzioso e assai complesso: a capo della start-up Yann Boquillon, scienziato transalpino ma residente a Pechino. Forse proprio la sua esperienza personale è stata ispiratrice di un’idea che serve a prendere maggiore coscienza e conoscenza della strada intrapresa dalle industrie, dalle multinazionali, anche dai singoli individui. Favorito dalla collaborazione di un ampio team di ricercatori nella grande metropoli asiatica Boquillon si è servito del lavoro incessante dei satelliti ed ha al contempo posizionato più di ottomila (per il momento) stazioni di monitoraggio a terra in circa seimila città in tutto il globo.

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Uno zoom a livello locale. L’Italia risulta in definitiva poco inquinata

Potendo sfruttare anche i dati delle condizioni meteorologiche e dei venti, è possibile anche effettuare delle previsioni sugli “spostamenti” delle polveri sottili nei giorni seguenti.
Monitoraggio a livello industriale, si è detto, ma anche attenzione per l’individuo: AirVisual Earth ha prodotto delle piccole centraline anche per l’utilizzo domestico, in modo da verificare l’eventuale produzione di inquinamento finanche in un appartamento. Per essere ambientalmente più attenti, fin dal nostro piccolo, fin dal quotidiano, è necessario essere prima di tutto ambientalmente informati.

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