
Prendere coscienza dei cambiamenti climatici e ambientali in genere, a partire dalle nostre città. Con questo impegno e con questo obiettivo ha fatto tappa a Bari dal 19 al 23 aprile il Clima Days (che rientra nel più ampio progetto Life Plus dell’UE) , organizzato dalla Facoltà di Scienze Politiche di Bari e dall’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, e strutturato con un nutrito numero di micro-conferenze; l’intento è quello di portare le persone ad acquisire una maggiore sensibilità verso tali tematiche, in ambito generale, ma anche e soprattutto locale, insomma l’invito è a prendersi cura del proprio territorio. E proprio su questa base poggiano due degli incontri, tenutisi al Palazzo Ateneo.

Nel primo, la Dott.ssa Veronico, Referente Direzione Generale USR Puglia, ha disegnato un interessante quadro di linee guida (riprendendo quelle tracciate dal Ministero dell’Istruzione il 9 dicembre 2009) per quel che riguarda l’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile. Tutela della biodiversità, contrasto ai cambiamenti climatici e all’inquinamento atmosferico, promozione delle fonti energetiche rinnovabili, opposizione ai crimini ambientali e a tutte le forme di ecomafia, tutela del mare e dell’ambiente urbano: ecco le “priorità tematiche” messe in luce dalla relatrice, le quali, tuttavia, non posso prescindere da un fondamentale punto comune: la responsabilità di tutti, tanto nei comportamenti, quanto negli stili di vita. Questo senso di responsabilità dev’essere interiorizzato sin da piccoli, e proprio per questo diventa necessaria la progettazione di iter formativi e didattici sin dalle scuole dell’obbligo, «demonizzando da subito – ha detto – gli stereotipi e i luoghi comuni» che possono sorgere da un’errata informazione mediatica o dell’opinione pubblica e facendo maturare, invece, un’analisi critica e in ottica costruttiva.

Nel secondo incontro la Dott.ssa Torraco, Coordinatrice Scuola EMAS ed ECOLABEL Puglia e Presidente di AFORIS, ha dato maggiore visibilità all’esperienza concreta delle scuole appena citate, sottolineando che non bastano i corsi di formazione teorici: occorre invece provvedere anche a dare informazioni e conoscenze di pratiche innovative di gestione ambientale nell’ambito lavorativo.

L’idea di fondo è quello di far maturare nello studente una qualità ambientale, ma anche economica e sociale, che si può ottenere attraverso una maggiore consapevolezza, responsabilità e sensibilità da mettere in moto attivamente nel difficile e complesso mondo di oggi.
«Difficile non è sapere, ma saper far uso di quello che si fa». Questa frase del filosofo cinese Han Fei Tzu e ripresa dalla Dott.ssa Veronico a conclusione della sua micro-conferenza, è quella che più di tutte riesce a sintetizzare la finalità della settimana dedicata al clima: un bisogno, per certi versi sempre più impellente, di prendere realmente consapevolezza delle problematiche ambientali, associato ad un’altrettanta importante ricerca e partecipazione alle soluzioni delle stesse, per il bene delle generazioni presenti e, in prospettiva, di quelle future.
(22 aprile 2010)