A lezione di sostenibilità: le scelte green delle Università italiane

Lezione università

Anche le Università italiane si (ri)scoprono green: attente alle tematiche ambientali, propongono una serie di iniziative  e corsi di laurea a tema

Ecco una breve carrellata di atenei che hanno dato un’impronta sostenibile agli studi. Ma è solo un piccolo esempio delle numerose realtà capaci di mettere il rispetto dell’ambiente tra le tematiche principali del proprio percorso.

Come ha fatto ad esempio l’Università di Milano – Bicocca. Sono cinque i progetti selezionati nell’ambito della terza call Biunicrowd, il programma di finanza alternativa dell’Università meneghina, promosso per consentire a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori, dottorandi e dipendenti dell’Ateneo di realizzare progetti innovativi e idee imprenditoriali attraverso campagne di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.

I progetti

Due di questi hanno come collante la sostenibilità ambientale. Uno è Micro-val (MICROrganismi per la VALorizzazione di rifiuti della plastica), progetto che sarà cofinanziato da Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. L’obiettivo ambizioso è contribuire a liberare i rifiuti organici dai residui di plastica mediante batteri in grado di “digerirla”.

C’è poi Presenti!, cofinanziato da Fondazione di Comunità Milano: è un progetto di ideazione, assemblaggio e distribuzione di 400 scatole regalo contenenti “occasioni di apprendimento” legate a tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, rivolte ai bambini fra i 6 e gli 11 anni e alle loro famiglie, residenti prevalentemente nella città di Milano. Qui le info sui progetti.

Energy e climate change

Da Milano a Roma il passo (sostenibile) è breve. La Luiss scala il ranking green e sostenibile più importante del mondo, il World University GreenMetric, la classifica che valuta l’impegno degli atenei su rispetto dell’ambiente, risparmio energetico e cambiamento climatico. La Guido Carli si conferma seconda a livello mondiale, e prima tra le italiane, nella categoria “Energy and Climate Change” e fa il suo ingresso nella Top 50 degli atenei più sostenibili.

All’edizione 2020, hanno partecipato 922 università da tutto il mondo e la Luiss si posiziona tra le migliori – insieme all’Università di Bologna, l’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi dell’Aquila – raggiungendo la 43° posizione al livello mondiale (era 107° nel 2019) e il 5° posto tra le italiane (7° nel 2019), facendo un balzo in avanti di oltre 1.000 punti rispetto allo scorso anno.

Lavorando costantemente con la RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile – la Luiss ha previsto un set di KPI per monitorare l’impatto di progetti e iniziative per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo: l’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili, l’installazione di luci a ridotto consumo e il servizio di Luiss Green Mobility con una flotta di 12 auto elettriche e 5 shuttle (di cui 2 elettrici e 3 a gas naturale) a disposizione di tutta la comunità studentesca e accademica, per cambiare il modo di muoversi in città.

L’università sostenibile si forma a Bari

Non manca un’esperienza green in Puglia. L’università sostenibile si forma anche a Bari, con il corso di Alta Formazione in “Sustainability Management”, attivato lo scorso anno e destinato al personale di 75 atenei italiani aderenti alla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile.

Organizzato nell’ambito del Progetto PECCEI, Partenariato Euromediterraneo per la CirCular Economy e l’Innovazione, il Corso si inserisce nel programma delle politiche e delle azioni che UniBa sta mettendo in campo per promuovere e costruire, in accordo con l’Agenda 2030, un processo di transizione verso lo sviluppo sostenibile.

La svolta green dell’Università di Teramo

ENGIE gestirà per i prossimi 15 anni la svolta green dell’Università degli Studi di Teramo

Riqualificazione degli impianti di energia termica ed elettrica per un risparmio complessivo di 4.000 ton di emissioni di CO2 e installazione delle prime stazioni di ricarica per veicoli elettrici

ENGIE Italia, player globale dell’energia, con la missione di guidare la transizione verso un’economia a impatto ambientale zero, ha stipulato con l’Università degli studi di Teramo un contratto di 15 anni per l’affidamento dei servizi di gestione termica ed elettrica e la manutenzione degli impianti dell’Università.

ENGIE progetterà e realizzerà interventi di riqualificazione negli impianti di tre edifici universitari: le facoltà di Scienze Politiche, Giurisprudenza e AgroBioVeterinaria. Verranno, inoltre, realizzate anche le prime infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici sulle aree di sosta dell’Ateneo.

Un progetto che porterà benefici all’Università, con un risparmio annuo di energia termica del 9% e di energia elettrica del 12%, e all’ambiente evitando l’emissione in atmosfera di 4.000 tonnellate di CO2 totali per tutta la durata dell’accordo, equivalenti alla piantumazione di 26.700 alberi nell’Ateneo.

Sapienza in movimento

Sapienza in Movimento

C’è anche la mobilità sostenibile tra le “lezioni”.  La Sapienza in Movimento, la più grande community di studenti e studentesse dell’Università Sapienza di Roma, metterà a disposizione di tutti gli immatricolati presso l’ateneo romano un buono da utilizzare in corse gratuite con il monopattino elettrico. Il credito verrà erogato da LINK, partner dell’associazione e tra i più importanti operatori nel settore della micro mobilità in sharing che copre tutte le principali aree della Capitale.

Grazie a questa collaborazione, sarà possibile chiedere, fino al 14 febbraio e senza alcuna scadenza, un buono di 20€ per chi è già in possesso dell’app, di 25€ per chi farà la prima iscrizione.

A distanza di poche settimane dall’iniziativa dedicata a insegnanti e personale sanitario, anche gli universitari dell’ateneo potranno usufruire di un’alternativa rispetto ai mezzi pubblici, molto spesso affollati dai giovani studenti, per rientrare in totale sicurezza in aula, considerato il principio di didattica mista con presenza al 50% a partire da febbraio. Info: italia@link.city.

La citybike unisex

La citybike Almabike

A Bologna invece, spazio ad Almabike, una citybike unisex pensata appositamente per soddisfare le esigenze degli universitari, che prediligono una scelta Urban.

Dopo un contest preliminare fra gli studenti dell’Università di Bologna, un affermato designer specializzato in materia ha sviluppato un modello personalizzato di bicicletta. Il progetto gode di un finanziamento del Ministero dell’Ambiente grazie ad un bando per la qualità dell’aria nelle città metropolitane. AlmaBike è stata prodotta a seguito di apposita gara di appalto ed è dotata di sensore GPS antifurto oltre ad altri particolari di pregio. Cinquanta biciclette saranno finalizzate alla ricerca scientifica e saranno dotate di sensori in grado di rilevare la qualità dell’aria, il rumore e i parametri ambientali.

Seicento Almabike verranno distribuite gli studenti che hanno partecipato al Bando di assegnazione, nella forma di comodato gratuito di durata massima fino al 15 settembre 2021, mentre 50 biciclette verranno assegnate al personale mediante apposito Bando, al fine della ricerca scientifica.

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