Lo scorso 12 aprile è stato presentato ufficialmente il progetto vincitore del bando indetto dal Comune di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, per un nuovo asilo ecosostenibile destinato a sostituire i due nidi d’infanzia danneggiati dal terremoto del maggio 2012. Il progetto, del valore complessivo di due milioni e mezzo di euro (e dal costo di soli 1.650 euro al mq), vanta un progettista d’eccezione, l’architetto bolognese Mario Cucinella, ed è totalmente ecosostenibile. Come ha, infatti, sottolineato l’Assessore ai Lavori pubblici Elisa Rodolfi, «creare uno spazio a misura di bambini e insegnanti, sostenibile, accogliente e sicuro come un vero e proprio nido in cui cominciare a esplorare il mondo è stata la filosofia alla base del progetto vincitore, una filosofia apprezzata e condivisa dal Comune di Guastalla che proprio sul tema della sostenibilità, della sicurezza e del servizio al cittadino ha improntato il piano di lavoro per la ricostruzione post-sisma».
Punti di forza del progetto sono l’utilizzo di materiali naturali certificati o provenienti da percorsi di riciclo a basso impatto ambientale e privi di sostanze nocive e inquinanti, l’uso del legno nella struttura portante (escluse le fondamenta che saranno in calcestruzzo armato), il recupero dell’acqua piovana, l’inserimento di ampie superfici vetrate per sfruttare al massimo l’illuminazione naturale e l’installazione di un impianto fotovoltaico. Ecologica, dunque, ma anche con un’estetica curata, grazie alle enormi volte in legno e ai finestroni di vetro, dai quali i 120 piccoli ospiti dell’asilo potranno contemplare la campagna circostante, sentendosi protetti e riappropriandosi, nel contempo, dello spazio naturale.
La progettazione architettonica come strumento educativo – A guidare l’ideazione del progetto di Cucinella è stata una concezione a 360 gradi sulla necessità di un approccio interdisciplinare, capace di coinvolgere e di far dialogare tra loro discipline diverse e complementari quali l’architettura, la pedagogia, la psicologia e l’antropologia. La qualità degli spazi dipende, infatti, da come questi saperi riescono a interagire l’uno con l’altro. Da questo punto di vista, come ha sottolineato l’architetto bolognese, «la costruzione di ambienti per i più piccoli può essere uno spunto di riflessione sul ruolo dell’architettura, che non è solo materia da riviste patinate, ma può diventare strumento educativo, poiché lo spazio condiziona i comportamenti, e i bambini cresciuti in un ambiente confortevole, stimolante e adatto alle loro esigenze saranno adulti più consapevoli».
Cucinella ha immaginato l’asilo «come la balena di Pinocchio, utilizzando il legno e grandi superfici vetrate»Sull’idea guida di questa nuova scuola per l’infanzia, Cucinella, tra i primi in Italia a puntare sul binomio tra sostenibilità ambientale e qualità estetica del progetto, ha aggiunto: «Pur con un sistema normativo molto rigido, a Guastalla è stato possibile fare un edificio che avevo immaginato come la balena di Pinocchio, utilizzando il legno e grandi superfici vetrate. Se la scuola è il luogo dell’educazione, allora lo spazio e l’edificio stesso sono una forma di educazione». Per questo motivo, l’asilo progettato da Cucinella non è fatto solo di mura e spazi: al suo interno è prevista anche la realizzazione di un giardino sensoriale, in cui tutto, dai profumi dei fiori all’altezza delle piante, è minuziosamente studiato per attivare e stimolare i sensi dei bambini.
È anche in questo modo, secondo Cucinella, che «un architetto, col suo lavoro, può contribuire a restituire dignità e sostenibilità a un territorio, a un quartiere, a una terra». A maggior ragione quando il territorio in questione è stato gravemente sconvolto da un evento catastrofico come il terremoto del 2012 e sta investendo risorse e competenze in una ricostruzione attenta non solo alla gestione dell’emergenza, ma anche alla qualità del progettare.