A Brindisi 67 mln per la ferrovia che nel 2026 farà decollare l’aeroporto

Collegamento ferroviario tra stazione e aeroporto di Brindisi (Ph Rete Ferroviaria Italiana)

Otto chilometri per collegare la stazione ferroviaria di Brindisi Centrale e l’Aeroporto del Salento

 

Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del polo infrastrutture del Gruppo Fs, ha aggiudicato la gara per realizzazione del nuovo collegamento ferroviario con l’Aeroporto del Salento al raggruppamento di imprese composto da Ici Italiana Costruzioni Infrastrutture e E.S.I.M.

L’appalto dal valore di oltre 67 milioni di euro, finanziati anche con fondi Pnrr, prevede la realizzazione di un nuovo collegamento diretto lungo circa 6 chilometri, tra la stazione  e l’aeroporto, più 2 raccordi a semplice binario, lunghi circa 2 chilometri, che si innestano sulla linea Brindisi – Bari e Brindisi – Taranto. Prevista anche la realizzazione di una nuova stazione “Aeroporto” dotata di due binari di stazionamento. Il progetto consentirà di migliorare l’accessibilità all’aeroporto di Brindisi grazie a un’offerta ferroviaria integrata tra lo scalo aeroportuale e i poli urbani di Brindisi, Lecce, Taranto e Bari.

Rendering della stazione “Aeroporto” di Brindisi (Ph Rete Ferroviaria Italiana)

Nel mese di giugno ci sarà la consegna delle prestazioni di progettazione esecutiva. L’attivazione del nuovo collegamento ferroviario è prevista entro il 2026. Per la sua realizzazione è stato nominato come Commissario Straordinario di Governo Roberto Pagone.

“Secondo il cronoprogramma, il nuovo collegamento sarà attivato entro il 2026. Verrà così garantita una migliore accessibilità all’Aeroporto del Salento, con una infrastruttura che sarà al servizio dei sempre più numerosi turisti, che hanno come luogo di approdo Brindisi e come meta il Salento, ma non solo. Perché un collegamento su ferro tra aeroporto e centro urbano rappresenta il potenziamento dell’intermodalità al servizio di tutti i cittadini.  La Regione Puglia – ha commentato l’assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia giudicando l’appalto “un’ottima notizia per il Salento e per la Puglia” ha seguito e sostenuto con forza la realizzazione di questo intervento. Infatti è inserito nel Piano attuativo del Piano dei trasporti regionale come opera necessaria a connettere rete ferroviaria e rete aeroportuale e a rendere più efficienti i collegamenti nel territorio brindisino e, di conseguenza, verso l’intero Salento”.

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Traffico passeggeri in costante crescita in Puglia…

Perchè investire su questa opera? I dati degli scali aeroportuali pugliesi mostrano un trend in costante cescita. Il solo 2022 è stato considerato “l’anno d’oro” da Aeroporti di Puglia perchè non solo gli scali del Sud hanno guidato la ripresa del traffico aereo italiano ma Bari e Brindisi sono risultati ai primi posti in Italia.

Il 2022 si è chiuso per gli aeroporti pugliesi con numeri che sono andati al di là di ogni aspettativa: oltre 9 milioni di passeggeri (6.190,490 a Bari e 3.058.999 a Brindisi). Complessivamente su Bari e Brindisi, i passeggeri in arrivo e partenza, sono stati 9.249.489, con un incremento del 12,45% rispetto a quanto registrato nel 2019. Su base annua il traffico di linea nazionale, tra Bari e Brindisi, è cresciuto del +17,06%; quello di linea internazionale ha segnato un +8,12% rispetto al 2019. A questi si aggiungono i circa 7.100 passeggeri in arrivo e partenza da Foggia dall’avvio dei voli di linea dal mese di ottobre.

Se l’aeroporto di Bari ha superato un traguardo storico perchè nel 2022 i passeggeri in arrivo e partenza sono stati 6.190.490, il +11,91% rispetto al totale 2019 (di questi 3.503.774 cioè +16,57% si riferiscono ai voli di linea internazionali), eccellente è risultato il dato di Brindisi dove nel 2022 i passeggeri sono stati 3.058.999, il +13,56% rispetto al 2019. Di questi 2.290.634, cioè il 17,81%, in più rispetto al 2019, si riferiscono ai voli di linea nazionale.

Per il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile è stato un dato inaspettato, ma al tempo stesso straordinario. Questi numeri da record, secondo le previsioni, avremmo dovuto raggiungerli nel 2026. Invece siamo andati al di là delle aspettative, grazie al lavoro di tutta la squadra di AdP, della Regione Puglia e all’avvio di nuove rotte. Lavoriamo costantemente per migliorare e accrescere il network delle rotte nazionali e internazionali e per offrire maggiori e migliori servizi ai passeggeri in transito nei nostri aeroporti. E il nostro impegno è stato premiato attraverso il raggiungimento di indici di crescita superiori alla media registrata dal sistema aeroportuale nazionale”.

…e nel resto d’Italia

Nel 2022 negli aeroporti italiani sono transitati 164,6 milioni passeggeri più del doppio del 2021, anno in cui, tra effetti della pandemia e restrizioni alla circolazione, i viaggiatori furono solo 80,7 milioni. Traffico aereo in ripresa dunque con volumi, per il sistema nazionale, pari all’85% di quelli del 2019.

Dall’analisi dei dati Assaeroporti (vedi tabella) suddivisi per classi dimensionali in funzione dei flussi pre-pandemia, emerge che, nel 2022 a trainare la ripresa del traffico aereo sono stati gli aeroporti medi e piccoli, molti dei quali hanno superato i livelli del 2019. Tra questi si segnalano gli scali di Milano Linate Bari, Palermo e Napoli per la fascia tra i 5 e i 15 milioni di passeggeri; gli aeroporti di Brindisi, Alghero, Olbia e Torino per la categoria tra 1 e 5 milioni di passeggeri; gli scali di Foggia, Bolzano, Trapani, Grosseto, Cuneo, per la classe con meno di 1 milione di passeggeri annui.

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Ma anche i primi dati per il 2023 sono particolarmente incoraggianti: oltre un milione di passeggeri nei primi due mesi del 2023

Il trend è all’insegna della crescita con 1.056.292 passeggeri in arrivo e partenza. I primi due mesi dell’anno, hanno registrato un incremento dei passeggeri in transito negli scali di Bari e Brindisi non solo rispetto al 2019, ma anche rispetto agli stessi mesi dello scorso anno. Febbraio si è chiuso con un +7,1% di passeggeri in arrivo e partenza sui due scali. Un dato ancor più significativo è quello che emerge dal confronto con lo scorso anno: rispetto a febbraio 2022 il dato complessivo dei due aeroporti registra un +20,8% di passeggeri tra arrivi e partenze.

“Un risultato più che soddisfacente –continua Vasile – che evidenzia come la destagionalizzazione sia un fenomeno già in atto nel nostro territorio. Abbiamo sempre lavorato in questa direzione con la Regione Puglia e le Agenzie preposte, perché siamo convinti che la Puglia sia territorio fruibile e attrattivo 365 giorni l’anno. Ancora una volta i numeri ci danno ragione e ci dicono che abbiamo operato al meglio e raggiunto l’obiettivo. Aver superato nei soli mesi di gennaio e febbraio il milione di passeggeri e aver segnato quindi un +38,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ci conferma che stiamo decollando verso la giusta destinazione, quella per intenderci che non solo farà volare gli aeroporti pugliesi, ma che riuscirà a far vivere il territorio in tutte le stagioni dell’anno”.

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Anche Aeroporti di Puglia puntano sull’intermodalità

Nell’ambito del Piano Nazionale degli Aeroporti in fase di preparazione da parte di AdP, grande impulso verrà dato all’intermodalità tra trasporto aereo e ferroviario con la realizzazione di nuovi collegamenti con i principali aeroporti. Una logica di integrazione modale che vede la Rete aeroportuale pugliese, in particolare il Karol Wojtyla di Bari, quale modello di riferimento, grazie al collegamento gestito da Ferrotramviaria tra l’aeroporto e il capoluogo della regione.

(Ph Aeroporti di Puglia)

“Un servizio – dicono Aeroporti di Puglia – che sempre più incontra il favore dell’utenza che può disporre di un servizio rapido e aderente alle esigenze di mobilità sostenibile”.

Il successo del collegamento si evince dai numeri: nei mesi di massimo traffico turistico, luglio e agosto, hanno usufruito del servizio oltre 140mila passeggeri a fronte dei circa 93mila dello stesso periodo del 2019. Il collegamento “è destinato a compiere un ulteriore salto di qualità – spiega AdP – attraverso la prossima sottoscrizione di un accordo strategico tra Aeroporti di Puglia e Ferrotramviaria finalizzato al miglioramento del servizio e a una maggiore sostenibilità del sistema e all’ampliamento del bacino di utenza aeroportuale”.

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Non è l’unico appalto: Rfi punta anche sulla Foggia-Bari Parco Nord

Nei giorni scorsi Rete Ferroviaria Italiana ha pubblicato anche la gara per la progettazione e la realizzazione del nuovo Apparato Centrale Computerizzato Multistazione sulla linea Foggia – Bari Parco Nord.

Il nuovo impianto, uno dei sistemi di massimo livello tecnologico nel settore del segnalamento ferroviario, è una vera e propria “cabina di regia” che, grazie alle tecnologie di ultima generazione ed il potenziamento infrastrutturale, rendono più affidabile l’infrastruttura incrementando gli standard di regolarità e puntualità dei treni. La gara ha un valore di circa 67 milioni di euro, finanziati anche con fondi Pnrr.

L’Apparato Centrale Computerizzato Multistazione consente una gestione più efficiente della circolazione ferroviaria e dell’infrastruttura, garantisce una maggiore flessibilità nell’uso dei binari migliorando così gli standard di regolarità e puntualità dei treni. In caso di guasti, riduce al minimo i disservizi e consente di far viaggiare i treni, mantenendo il massimo livello di sicurezza. Benefici anche nei processi di manutenzione dell’infrastruttura, grazie ai sistemi informatici di diagnostica predittiva che riducono l’insorgenza di avarie improvvise. Non solo: previsti

  • un Apparato Centrale Computerizzato Multistazione, gestisce più stazioni da un Posto Centrale che concentra le funzioni e le logiche di tutti gli impianti controllati, e una serie di Posti Periferici dislocati in corrispondenza dei piazzali, e collegati tipicamente con reti a fibra ottica.
  • un ACCM quindi, di norma, gestisce una linea o un Nodo Ferroviario da un Centro dove di solito sono concentrati tutti gli Operatori della Circolazione. Da tale Centro è possibile impartire e ricevere Comandi/Controlli sicuri a tutti gli impianti controllati come se si fosse nella Postazione Locale.

L’intervento rappresenta un ulteriore fase di avanzamento del programma di potenziamento infrastrutturale in corso su tutta la Direttrice Adriatica e la rete ferroviaria nazionale.

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