10 e lode al convento che diventa scuola

Inaugurata lo scorso 19 Marzo, la nuova scuola materna San Giuseppe di Castel Bolognese (RA) rappresenta un interessante esempio di recupero e rinnovamento di un edificio storico, una porzione dell’ex convento dei Frati Cappuccini, oggetto di un intervento di ampliamento che ha saputo integrare la costruzione cinquecentesca con la nuova struttura.
Costruito verso la fine del XVI secolo, l’ex convento, situato al confine del centro storico di Castel Bolognese, fu duramente bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale per poi essere ricostruito e ospitare negli anni, dopo la chiusura avvenuta nel 1985, diverse funzioni e attività fino all’attuale trasformazione in scuola materna.L’intervento non solo ha restituito a Castel Bolognese un antico simbolo architettonico della città, ma ha messo a disposizione della comunità una nuova struttura che rispetta i canoni costruttivi ed energetici più innovativi anche grazie a un nuovo involucro all’avanguardia.

Il progetto, realizzato dallo Studio Lambertini Mainardi di Bologna, ha saputo valorizzare la nuova architettura integrandola nel complesso storico pur differenziandosi dal resto del costruito, in evidente contrasto con il chiostro del convento e della cinta muraria che circonda la costruzione e che allo stesso tempo caratterizza la nuova funzione educativa assunta dalla struttura.

Un pensiero alla creatività dei più piccoli – L’architettura della scuola è stata pensata e progettata in modo da sviluppare e incrementare la creatività dei bambini e agevolarne la comunicazione organizzando e distribuendo nell’edificio determinati percorsi. Abbondano la luce e il colore, che trasformano gli ambienti educativi in spazi emozionali per i più piccoli.

La grande sala semicircolare, area di ricreazione per i bambini, è nuova rispetto all’edificio storico ma si integra con quest’ultimo anche grazie ad un’ampia vetrata protetta da una copertura lignea
La grande sala semicircolare, area di ricreazione per i bambini, è nuova rispetto all’edificio storico ma si integra con quest’ultimo anche grazie ad un’ampia vetrata protetta da una copertura lignea

Di giorno la grande vetrata che collega il salone principale della scuola con il giardino del piazzale antistante il convento incornicia, come in un quadro, gli spazi di vita quotidiana, mentre di sera, grazie all’illuminazione interna, i vetri colorati sembrano prendere vita e animano il vivace e scenografico gioco cromatico.
La luce contraddistingue anche l’atrio d’ingresso, dove convergono i diversi ambienti – sale insegnanti, aule e servizi – illuminato dal riflesso della luce zenitale del grande lucernario a forma piramidale al centro della struttura. La grande sala semicircolare, area di ricreazione per i bambini, è nuova rispetto all’edificio storico ma si integra con quest’ultimo anche grazie ad un’ampia vetrata protetta da una copertura lignea che si apre a trapezio e permette ai più piccoli di giocare all’aria aperta protetti dalle intemperie.

L’efficienza energetica e acustica –Ma la struttura oltre a pensare alla qualità dei momenti di gioco dei più piccoli, pensa anche al contenimento dei consumi energetici e all’uso di energie rinnovabili, obiettivi raggiunti attraverso il corretto orientamento degli spazi in base al ciclo solare e l’utilizzo di schermature per le pareti vetrate basso emissive e di blocchi di tamponamento che garantiscono un ottimo potere di isolamento termico e acustico e un’elevata traspirabilità, prodotti dall’azienda austriaca Wienerberger.
L’applicazione del cappotto in laterizio nella realizzazione della scuola materna ha comportato una riduzione delle perdite di energia e la completa eliminazione dei ponti termici, garantendo in questo modo, oltre a un risparmio sui costi di riscaldamento, anche elevati standard qualitativi e un ottimo livello di comfort. L’involucro dell’edificio scolastico è inoltre corredato da una moderna centrale termica, nascosta alla vista, che gestisce in maniera efficiente i sistemi installati nella struttura – pannelli fotovoltaici che soddisfano l’intero fabbisogno di energia elettrica, illuminazione a led e riscaldamento degli ambienti ottenuto attraverso l’utilizzo di pannelli radianti a bassa temperatura.
Grande attenzione anche per la qualità del clima acustico interno alla scuola, per cui si è cercato di abbattere i rumori esterni con l’applicazione di materiali idonei a questo scopo ed eliminare il riverbero interno con pannelli fonoassorbenti ad alta prestazione per un massimo confort degli ambienti scolastici.

Per tutte queste caratteristiche e scelte progettuali la scuola materna San Giuseppe ha ottenuto la certificazione energetica CasaClima B, ovvero un consumo energetico inferiore a 50 kWh/mqa (la cosiddetta Casa da 5 Litri).

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